Accolti tre ricorsi dell’Avv. Dagnino. A rischio di annullamento il 95% delle cartelle esattoriali.
La Commissione tributaria provinciale di Palermo sez. X, presidente e relatore Dott. Aliquò, con tre sentenze emesse nel dicembre 2010 accogliendo altrettanti ricorsi dell’Avvocato fiscalista Alessandro Dagnino, ha affermato un principio di grande interesse generale.
I Giudici hanno annullato le tre cartelle di pagamento emesse dalla SERIT Sicilia spa perché:
1. La relata di notifica (cioè la parte dell’atto nella quale viene indicato il nome del consegnatario e la qualifica del soggetto che ha provveduto alla consegna) non era leggibile;
2. Ancor più importante: la relata di notifica era apposta sul frontespizio della cartella, anziché nell’ultima pagina, come previsto dalla legge.
La Commissione ha stabilito che questi vizi sono talmente gravi da determinare la giuridica inesistenza delle cartelle (cioè è come se non queste non esistessero), con la conseguenza che detti vizi possono essere fatti valere in ogni momento (cioè senza termine) e determinano l’illegittimità di tutta l’attività di riscossione, anche successiva (es. vendite, pignoramenti, ganasce fiscali).
La questione è di interesse generale perché i vizi sui quali si è pronunciata la Commissione (illeggibilità della relata e apposizione della stessa sul frontespizio) sono comuni al 95% delle cartelle di pagamento in circolazione, perché il modello ministeriale sulla base del quale ogni cartella è redatta prevedeva, fino al 2010, che la relata fosse collocata sul frontespizio.
Inoltre, anche per le cartelle redatte sulla base dell’ultimo modello ministeriale, quasi sempre le indicazioni contenute nella relata sono illeggibili.
Secondo la Commissione ciascuno dei due vizi, è da solo sufficiente a rendere nulla la cartella.
L’effetto di questa sentenza è che tutti coloro che hanno ricevuto cartelle, anche non recenti, possono tentare di far valere i suddetti vizi proponendo ricorso in Commissione tributaria provinciale avverso le stesse per farne dichiarare la nullità.
E’ vero che la SERIT Sicilia, nel caso di vittoria in giudizio del contribuente, potrebbe tentare di notificare una nuova cartella, ma ciò sarà possibile soltanto se siano ancora pendenti i termini di decadenza posti a suo carico.
In caso contrario il contribuente si libererà definitivamente del debito fiscale.
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Si veda l’articolo apparso sul Giornale di Sicilia del 28 dicembre 2010 qui allegato in formato pdf
Si veda anche l’articolo sul sito Siciliainformazioni.