Sulla questione dei rimborsi TARSU 2007-2009 la stampa palermitana ha pubblicato, talvolta, notizie infondate, che hanno ingenerato non poca confusione.

Ecco come stanno le cose.

Nel 2010 il TAR, accogliendo un ricorso della Consulta per le PMI, assistita dall’Avv. Alessandro Dagnino, ha annullato l’aumento TARSU del 60% deliberato dalla Giunta comunale di Palermo ed applicato a partire dall’anno 2006, dichiarando, tra l’altro, la competenza del Consiglio comunale, l’obbligo di procedere con aumenti graduali e la necessità che le delibere spieghino le ragioni e le circostanze degli aumenti del costo del servizio di raccolta.

A causa di questa sentenza il Comune di Palermo ha rimborsato ai palermitani la TARSU 2006 ed ha rigettato le istanze di rimborso per gli anni successivi.

Con una recente sentenza il TAR Sicilia ha rigettato un autonomo ricorso con il quale la Confindustria di Palermo chiedeva di obbligarsi il Comune a rimborsare anche la TARSU 2007, 2008 e 2009.

Il TAR ha rigettato il ricorso per un motivo di carattere formale, osservando che la Confindustria, per ottenere quanto richiesto, avrebbe dovuto proporre, a tempo debito, ricorsi avverso le delibere con le quali il Comune ha confermato l’aumento 2006 anche per gli anni successivi.

La stampa, a seguito di quest’ultima sentenza, ha annunciato che non sarebbe possibile ottenere rimborsi per gli anni 2007-2009 e che i cittadini hanno diritto soltanto al rimborso 2006.

La notizia non è corretta.

La recente sentenza del TAR comporta soltanto che il Comune non può essere obbligato a rimborsare ai cittadini la TARSU 2007-2009 in modo generalizzato, come accaduto per l’anno 2006.

Tuttavia chi intenda ottenere il rimborso può sempre far valere individualmente la propria pretesa davanti alla Commissione tributaria provinciale di Palermo.

Questo per una ragione tecnica.

Con il ricorso al TAR si può chiedere l’annullamento di atti generali, come le delibere di aumento dei tributi e l’eventuale annullamento di questi atti produce effetto su tutti i cittadini, a prescindere dalla presentazione di singole richieste.

Alla Commissione tributaria si può invece chiedere una pronuncia di carattere individuale, cioè con effetto limitato al singolo ricorrente. Inoltre questo giudice ha il potere di disapplicare, nel caso concreto, gli atti generali illegittimi, anche se non annullati dal TAR.

In altri termini, per ottenere il rimborso dell’aumento TARSU relativo agli anni 2007-2009 occorre:
– presentare una apposita istanza di rimborso al Comune;
– se il Comune risponde negando il rimborso occorre proporre ricorso in CTP entro sessanta giorni dalla risposta dell’Ente;
– se il Comune non risponde è comunque possibile fare ricorso dopo novanta giorni dall’istanza;
– nel ricorso occorrerà chiedere al Giudice tributario di disapplicare le delibere di Giunta relative agli anni 2007, 2008 e 2009.

Vi sono numerose sentenze della Commissione tributaria provinciale di Palermo che hanno dato ragione ai contribuenti, disponendo l’obbligo del Comune di effettuare i rimborsi.

Si tratta di una procedura non facilmente gestibile dal cittadino medio, per la quale è opportuno avvalersi dell’assistenza di un difensore abilitato.

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