L’adozione del modello consortile per le società a partecipazione pubblica consente agli enti di ottenere l’esenzione dall’IVA.

E’ la proposta lanciata dall’avv. prof. Alessandro Dagnino su Live Sicilia, a seguito della risposta favorevole dell’Agenzia delle entrate all’interpello curato dal legale, nella qualità di consulente della Regione siciliana.

“A certe condizioni – afferma Dagnino – la trasformazione delle società a partecipazione pubblica in società consortili consente di ottenere il diritto all’esenzione dall’IVA delle prestazioni rese dalla società in favore del socio”.

Questo comporta un risparmio per gli enti pubblici pari all’importo dell’IVA, che per tali soggetti è un costo non recuperabile, se non in minima parte.

Nella Regione siciliana, i benefici dell’operazione giocano principalmente in termini di minori flussi di cassa in uscita, considerato che, in base alle disposizioni previste dallo Statuto speciale e dalle norme d’attuazione in materia finanziaria, la Sicilia riceve dallo Stato l’intero gettito dell’Iva riscossa sul proprio territorio, al netto della quota destinata all’Unione europea.

Diversa la situazione per i Comuni e le Province siciliane e per gli enti pubblici del resto d’Italia, i quali potrebbero, senza limitazioni, beneficiare dei risparmi fiscali derivanti dall’adozione del modello consortile.

Il testo dell’articolo pubblicato l’8 settembre 2012 su Live Sicilia.