Imprese confiscate, via libera al decreto dell’assessore Dagnino per il credito a tasso zero

28 Maggio 2025

Via libera ai finanziamenti a tasso zero in favore delle imprese soggette a misure di prevenzione. Per le start-up operanti nel settore dell’agricoltura sociale sarà consentita anche l’erogazione di contributi a fondo perduto. Il governo Schifani, ieri, nella riunione di giunta, ha approvato lo schema del decreto dell’assessore all’Economia Alessandro Dagnino per l’attuazione della misura, che dispone di un plafond di 4 milioni di euro.

Allo scopo di favorire il risanamento e il rilancio dell’attività imprenditoriale delle imprese sottoposte a misure di prevenzione, Irfis-FinSicilia potrà concedere finanziamenti a zero interessi di durata compresa tra i tre e i dieci anni, erogabili, fino a un massimo di 100mila euro, per far fronte ad esigenze di liquidità o per investimenti a copertura del 70 per cento delle spese ritenute ammissibili. I contributi a fondo perduto per le imprese operanti nel settore dell’agricoltura sociale, da non più di 5 anni, potranno avere un valore massimo di 10mila euro e dovranno essere comunque pari al 20 per cento del finanziamento concesso. 

Alla misura avranno accesso le imprese confiscate ai sensi del Codice Antimafia. Potranno beneficiare degli aiuti anche le attività confiscate la cui gestione sia affidata a cooperative di lavoratori, dipendenti o ex dipendenti.

L’accesso alle risorse dovrà essere richiesto dall’amministratore giudiziario, previa autorizzazione del giudice delegato o dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione di beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, dopo l’adozione dei provvedimenti di prosecuzione o di ripresa dell’attività dell’impresa. L’autorizzazione giudiziale dovrà dare atto della necessità del finanziamento ai fini del risanamento e del rilancio dell’impresa e della sostenibilità del relativo rimborso, elementi che dovranno risultare da apposita relazione redatta da professionista indipendente.

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