Con ordinanza depositata il 7 settembre 2010 il TAR Sicilia di Palermo ha sospeso gli effetti dell’aumento della TARSU 2010, deciso nello scorso mese di aprile dalla Giunta comunale di Lercara Friddi.

Si trattava di cospicui aumenti di tutte le categorie tariffarie, con punte di un +125% per le abitazioni, rispetto all’anno 2009.

Come già avvenuto in altri comuni siciliani anche a Lercara Friddi i cittadini si sono uniti in comitato anti-TARSU, affiancato dall’A.C.C.C. – associazione cittadini contribuenti consumatori, al fine di contrastare l’esosa pretesa fiscale.

Il Comitato e l’associazione sono stati rappresentati e difesi dall’Avv. Alessandro Dagnino, autore dei ricorsi che, nell’ultimo anno, hanno determinato l’annullamento dell’aumento TARSU a Palermo e in altri comuni siciliani.

Secondo l’Avv. Dagnino “iniziative giudiziarie come questa rappresentano le prime conseguenze di un federalismo fiscale ancora immaturo, nel quale i comuni hanno acquistato poteri fiscali che non sono in grado di esercitare in modo equo e razionale. E quando le norme tributarie sono inique o irrazionali comportano la reazione dei contribuenti”.

Soddisfazione esprime anche Paolo Piazza, coordinatore del comitato anti-TARSU, il quale osserva che il Comune adesso non potrà pretendere dai cittadini di Lercara il pagamento dell’aumento TARSU 2010 e dovrà rideterminare i ruoli sulla base della tariffa precedente.

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Seguendo questo link è possibile scaricare il testo dell’ordinanza del TAR

Si legga anche l’articolo apparso sul Giornale di Sicilia

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