Sul Giornale di Sicilia di oggi si parla di un’interessante sentenza della CTR Palermo, favorevole alla società assistita dall’avv. prof. Alessandro Dagnino, in materia di Tarsu su parcheggi gestiti nell’ambito di un’operazione di project financing, dalla quale è sorto un contenzioso di oltre 5 milioni di euro.

Il Comune di Palermo, dopo aver assegnato all’APCOA la gestione della sosta nelle c.d. “zone blu”, nell’ambito dell’operazione di project financingcon la quale è stato costruito il parcheggio pubblico di piazza V.E. Orlano, ha avanzato nei confronti della stessa APCOA la pretesa fiscale avente per oggetto la tassa rifiuti, chiedendo alla società di gestione di pagare la cifra “monstre” di circa 500 mila euro per ciascun anno d’imposta, a partire dal 2007.

Si tratta, quindi, di una pretesa di valore complessivo pari a circa 5,5 milioni di euro, che il Comune intende far gravare sull’APCOA.

L’APCOA ha contestato la fondatezza della pretesa impositiva e si è rivolta all’avvocato tributarista palermitano Alessandro Dagnino, noto per le sue battaglie in materia fiscale, per proporre ricorso contro gli avvisi di accertamento emessi dal Comune.

Sulla battaglia legale è stata nei giorni scorsi pronunciata la sentenza della Commissione tributaria regionale per la Sicilia n. 734/8/18, presidente Pino Zingale, relatore Settimo Puccio, componente Alfredo Montalto, con la quale l’APCOA ha ottenuto l’integrale annullamento della pretesa comunale, essendo stato accertato che “la società contribuente risulta affidataria della gestione delle aree di sosta a pagamento, svolgendo un servizio pubblico e comunque un’attività di pubblico interesse e quindi non ricorrendo nel caso di specie la concessione di beni da parte del Comune ma la concessione di un servizio, con la conseguente mancanza del presupposto dell’applicazione della Tarsu”.

In altre parole, l’APCOA svolge un mero servizio di gestione del servizio pubblico di sosta a pagamento nell’interesse del Comune, il quale, attraverso la concessione, versa il corrispettivo per l’avvenuta costruzione del parcheggio di piazza V.E. Orlando; ne consegue che l’occupazione delle zone blu, che costituisce il presupposto della tassa rifiuti, non è effettuata dall’APCOA, ma dallo stesso Comune di Palermo, che non può quindi pretendere il tributo.

La Commissione tributaria regionale siciliana ha anche preso atto del fatto che l’APCOA, ancora una volta difesa dall’avv. Alessandro Dagnino, aveva già avuto ragione innanzi alla Commissione tributaria provinciale di Palermo nel giudizio relativo all’anno d’imposta 2010 e, non essendo stato proposto appello da parte del Comune, la relativa sentenza è divenuta definitiva.

La C.t.r., in accoglimento della tesi dell’avv. Alessandro Dagnino, ha pertanto applicato il c.d. “principio dell’efficacia espansiva del giudicato esterno”, secondo il quale gli effetti delle decisione definitiva emessa con riferimento a un anno d’imposta si espandono ai giudizi relativi a tutte le altre annualità.

Insomma, con la sentenza emessa dai giudici tributari siciliani potrebbe essere stata messa la parola “fine” a una controversia che vale oltre cinque milioni di euro per le casse comunali.

Tagged with: